Reana
2018
21° Simposio Internazionale di Scultura su pietre del Friuli Venezia Giulia
Fior di pesco carnico
Nascere in una famiglia di artisti offre l'occasione di confrontarsi fin da piccoli con le proprie doti e capacità creative. Il padre scultore ha trasmesso ad Algirdas Kuzma il desiderio di dipingere e modellare fin dall'infanzia, tracciando l'indirizzo di un percorso formativo che l'ha portato fino all'Accademia di Belle Arti di Vilnius.
La sperimentazione di materiali diversi porta Algirdas ad approfondire varie tecniche e dimensioni. Ciò che più conta per lui è il processo creativo stesso, il confronto con la forma e con la materia, che lo affascina sempre in ogni realizzazione.
Predilige la forma astratta che lo porta ad evidenziare l'essenza stessa della materia.
Nell'opera "Folded surface" scopriamo quindi come l'artista abbia voluto valorizzare i colori del fior di pesco carnico e abbia voluto mettere a confronto la parte levigata e piana di un lato, con il movimento chiaroscurale dell'altro. Realizzando tagli irregolari, pieghe sottolineate da giochi di luci e ombre, ha voluto trasformare la materia e farla sembrare più duttile e leggera, proprio come un foglio di carta stropicciato.
L'opera risulta quindi dinamica, quasi alleggerita del suo peso e posta in relazione con lo spettatore, a suggerire nuovi punti di vista.
Chi dice scultura su pietra dice peso, gravità, stabilità.
Algirdas Kuzma ha deciso di mettere alla prova queste caratteristiche e vuole dimostrare che un blocco di Fior di pesco carnico può assomigliare a un fazzoletto di carta stropicciato.
La solidità del marmo e la fragilità della carta a confronto? C’è molto di più nella sua opera: una presa di distanza dalle leggi fisiche che dettano l’aspetto e il divenire di ogni cosa, un sentimento di comunione fra tutto ciò che esiste - in particolare nei confronti della vulnerabilità della materia - e una sfida, perché no?, lanciata dallo scultore ai propri limiti e a quelli della pietra.
L’opera scultorea Foldet surface («Superficie pieghevole») è quindi il frutto congiunto di un pensiero filosofico, di un’abilità tecnica e di un desiderio di sorprendere lo spettatore. Come protetti da una forma circolare che li avvolge, pieni e vuoti si rispondono in un equilibrio armonico, proprio come nelle pieghe casuali di un foglio stropicciato.
La sfida è vinta, ma non ha cambiato la realtà. Non ne aveva l’intenzione. La base dell’opera, liscia e levigata, ricorda che il marmo è marmo e sorregge ogni ardito pensiero.
Cristina Noacco
L'artista
È nato a Vilnius, capitale della Lituania. La sua formazione artistica si completa presso l'Accademia di Belle Arti di Vilnius, dove si diploma nel 1996 e si specializza con un Master in Scultura nel 1998. Espone in diverse mostre collettive e personali in Lituania e in Polonia dal 1997 e partecipa a Simposi Internazionali di Scultura dal 1998 in Lituania, Estonia, Lettonia, Polonia, Belgio e Olanda. Sue sculture sono presenti in varie piazze e spazi pubblici della sua città Vilnius.