Vergnacco
La chiesetta di Sant’Antonio da Padova, originariamente era intitolata a San Francesco e Sant'Agostino per volere del suo benefattore, don Francesco Vosca, parroco di Qualso, originario di Vergnacco, che la costruì nel 1650 dopo aver ottenuto il permesso di edificarla dal patriarca Giovanni Delfino.
Ha una pianta ad aula rettangolare di gusto rinascimentale. Il Prospetto principale è scandito da quattro paraste doriche. Due finestre a tutto sesto sono presenti ai lati della facciata.
Al centro il portale presenta stipiti, architrave e sopraporta in pietra.
Il cornicione modanato e dentellato percorre tutto il corpo principale.
Il timpano è a tutto sesto e presenta un cornicione modanato e dentellato con oculo centrale.
Nella parte superiore svetta una monofora con la piccola campana in asse, sul colmo della facciata.
L'interno è illuminato da due piccole finestre a tutto sesto per lato. L'area del presbiterio si distingue perché rialzata di un gradino.
Il soffitto è a capriate e orditura secondaria in legno e tavelle in cotto a vista. La Pavimentazione è in piastrelle di cotto quadrate, disposte a losanghe.
Nel 1889 viene costruita la sacrestia restrostante e nel 1906 la chiesa viene interamente ampliata assumendo l’aspetto che vediamo oggi.
Restaurata nel 1949-50, in quell’occasione è stato aggiunto il monumento ai Caduti che troviamo all’interno.